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Le emozioni del trader: La Rabbia

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©Trading Research – www.trading-research.com – aprile 2016 – Autore: Dr.Roberto Ambrogi

Chiunque di noi ha provato più e più volte rabbia nel corso della propria vita, magari con diversa frequenza ed intensità; chi opera nei mercati finanziari da più o meno tempo avrà sicuramente provato questa emozione durante l’attività di trading.

Vediamo di conoscere meglio questa emozione, di capire come essa influenzi la nostra trading performance e come quindi gestirla al meglio.

La rabbia è un’emozione, un sentimento primordiale legato al sistema limbico (la parte più antica del nostro cervello), deriva dall’istinto di difendersi per sopravvivere nell’ambiente in cui ci si trova. E’ per questo che è un’emozione presente sin dalle prime fasi della nostra vita ed è insita in noi proprio per proteggerci e come tutto ciò che coinvolge il sistema libico essa procura quegli adattamenti e risposte fisiche tali da renderci pronti ad affrontare uno scontro fisico (aumento pressione arteriosa, frequenza cardiaca, adrenalina etc…).

Nelle prime fasi della nostra vita essa ha dunque una funzione adattiva (si pensi al bebè che si arrabbia e getta via oggetti quando gli viene proposto un cibo non di suo gradimento) con il passare degli anni, quando cresciamo la situazione cambia, perché dopo esserci adattati all’ambiente in cui viviamo può capitare che quest’ultimo possa diventare ostile per qualche ragione, o meglio nel momento in cui qualcosa non procede nel verso giusto ci arrabbiamo.

In questo caso la rabbia non svolge più una funzione adattiva ma disadattiva perché ci crea malessere e nella maggior parte dei casi peggiora le nostre performance. Ad esclusione di sport in cui c’è scontro fisico es. pugilato, arti marziali, lotta, etc.. in cui la rabbia può migliorare nell’immediato le nostre prestazioni in quanto fa scattare quei meccanismi fisici sopra descritti, in tutte le altre attività competitive (nel nostro caso il trading) in cui l’ottimale utilizzo delle capacità cognitive è cruciale, la rabbia riduce sempre le prestazioni fino a deteriorarle completamente quando prende il sopravvento. Dopo anni di studi, ricerche e tanta esperienza personale diretta nel trading, sono convinto della totale infondatezza di quello che viene propagandato come “tradare senza emozioni”, “rimuovere le emozioni dal trading”, “controllare le proprie emozioni” etc… le emozioni non possono essere eliminate, fanno parte di noi stessi e quindi è inutile sprecare energie nel cercare di cancellarle e contenerle, quello che invece credo sia importante è imparare a gestirle e ad utilizzarle a nostro vantaggio quale ulteriore fonte di informazione per ottimizzare le nostre decisioni.

Nel trading la rabbia è solitamente scatenata da una perdita inaspettata, da un errore di inserimento di ordine, da uno stop loss preso per un tick ed il mercato che parte subito dopo con forza nella direzione desiderata, da un trade preso impulsivamente, da un losing streak etc… l’elemento scatenante può essere tra i più vari oltretutto è da considerare che la rabbia è un’emozione secondaria che fa da coperta a stati d’animo sottostanti più difficili da esprimere quali paura, ansietà, frustrazione e risentimento.

Tradare in modo efficiente significa processare velocemente una grande mole di informazioni per la maggior parte in conflitto tra loro, filtrare quelle più rilevanti e scartare quelle secondarie, avere la pazienza che il quadro informativo si chiarifichi per identificare un’opportunità, fare la scelta di prendere prenderla, eseguire il trade in modo corretto, monitorare correttamente il mercato per gestirlo al meglio, essere aperti a tutte le informazioni che il mercato ci dà, anche quelle contrarie alla nostra ipotesi, riadattare velocemente la nostra visione al mutamento delle condizioni etc…
Tutto questo richiede un grosso sforzo cognitivo e l’impiego efficiente della parte deliberativa razionale della nostra mente a contrario della parte più intuitiva ed istintiva che utilizziamo quando le emozioni derivanti dal sistema limbico sono presenti.

E’ chiaro quindi che quando l’emozione della rabbia prende il sopravvento non possiamo assolutamente essere efficienti come trader.
Quando ciò accade questo è quello che possiamo fare:

1) accettare la rabbia: quando si presenta riconoscerla ed accettarla subito, togliere la mano dal mouse, aspettare prima di inserire un altro trade, concentrarsi sul respiro, e rivalutare il nostro stato dopo qualche minuto; la consapevolezza e la conoscenza di ogni singola emozione o problema in generale ne riduce già immediatamente gran parte degli effetti negativi.

2) la rabbia è un indicatore che non siamo in sintonia con il mercato: la rabbia presuppone l’aver identificato un oggetto che provoca la nostra frustrazione, nel nostro caso il mercato, gli altri traders, gli algo…. per cui la nostra rabbia sarà diretta contro il mercato o addirittura contro noi stessi con conseguente revenge trading o reckless trading.
Tradare in modo efficace significa invece essere in perfetta armonia con il mercato assecondandolo in ogni suo “desiderio” e non considerarlo come un nemico; E’ fondamentale quindi utilizzare la rabbia come indicatore per staccarci dal mercato, per qualche minuto, ora od anche giorno a seconda della situazione per evitare trades di bassa qualità e pericolo x la nostra equity e la ns confidence.

3) incanalarla nel modo giusto: una volta esplosa la rabbia è opportuno incanalarla in una attività completamente diversa da quella che la ha causata, nel nostro caso può essere un’attività sportiva in cui ci si potrà scaricare od in qualsiasi attività che comporti un o sforzo fisico questo consentirà di riacquistare così velocemente l’equilibrio psicologico per ritornare al più presto “centrati” di fronte agli schermi

4) non soffocarla: gli studi sugli effetti dell’inibizione delle manifestazioni aggressive indicano che chi tende a reprimerla, chi non esprime in alcun modo i propri sentimenti di rabbia tende a viverli per un tempo più lungo, quindi è giusto magari esternarla ma non usarla come scusa per fare dei “reckless trades”

5) prendere nota degli elementi scatenanti: ognuno di noi ha degli elementi scatenati principali, prenderne nota, mettere delle regole nel trading plan per ridurre la frequenza in cui possano ripresentarsi, ed in ogni caso quando si presentano, utilizzarli come una spia un campanello d’allarme per sapere che siamo fuori dal focus

6) mental reharse del corretto comportamento: fare mental reharsal del comportamento desiderato quando la rabbia si presenta, si visualizza il trigger, la rabbia che esplode noi che ne prendiamo atto ed ad es. ci alziamo dal desk, recuperiamo il focus e riprendiamo, oppure chiudiamo la giornata (che nella maggior parte dei casi è la soluzione migliore)

7) meditazione: praticare regolarmente qualche minuto di meditazione giornaliera è fondamentale per ogni daytrader, dopo del tempo in cui si fa regolarmente meditazione la struttura stessa del cervello si modifica, accedendo alla parte limbica/rettilana molto meno solo in casi veramente estremi, per la maggior parte delle situazioni difficili vengono gestite in modo conscio/razionale che è quello di cui abbiamo bisogno.

Tutti questi concetti e molti altri saranno approfonditi nel corso serf knowledge.


Buon trading



 

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