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Trading Online – L’importanza della pazienza

  |   Mindset

©Trading Research – www.trading-research.com – luglio  2016 – Autore: Dr.Roberto Ambrogi

Queste alcune delle definizioni di “pazienza” nel vocabolario Treccani:
1.Disposizione d’animo, abituale o attuale, congenita al proprio carattere o effetto di volontà e di autocontrollo, ad accettare e sopportare con tranquillità, moderazione, rassegnazione, senza reagire violentemente, il dolore, il male, i disagi, le molestie altrui, le contrarietà della vita in genere, 2.Calma, assiduità, costanza e insieme precisione nell’eseguire un lavoro, nello svolgere un’attività superandone le piccole difficoltà.

Io direi anche l’arte di saper aspettare ed agire al momento opportuno sempre nel proprio massimo interesse, sicuramente più facile a dirsi che a farsi…
La pazienza è una dote che nella professione del trader è determinante durante tutta la carriera lavorativa e sotto diversi aspetti:

-per il principiante: è necessaria pazienza nell’acquisire conoscenza, all’inizio, ci siamo passati tutti, c’è molta fretta nel voler acquisire nozioni per potersi subito buttare “nell’arena” dell’operatività, è certamente importante dedicarsi a fondo alla propria formazione tuttavia non bisogna avere troppa fretta, è necessario seguire un percorso logico e strutturato e darsi il tempo necessario per assimilare i vari concetti, praticarli e testarli magari in simulazione. La fretta in questa fase fa spesso perdere in realtà tempo e può provocare danni economici e psicologici talvolta difficili da recuperare.

-per il trader esperto: qui la pazienza diventa ancora più determinante in modo particolare in queste situazioni:

a) selezione dei setup: una volta che si ha una buona conoscenza di un mercato, in un determinato time frame utilizzando tutte e tre le sue dimensioni, prezzo, volume ed order flow, specie per chi opera come noi in intraday, si ha la sensazione in ogni momento di poter fare un’ipotesi ad altra probabilità di successo su quello che farà il mkt nei prossimi ticks. Si potrebbero cioè aprire i pc, dare un’occhiata ai grafici, agli strumenti che identificano l’order flow e si potrebbe subito inserire un trade ad altra probabilità di successo. La nostra ipotesi così velocemente formulata è magari molto spesso corretta ma non è questo il modo di operare profittevolmente.

Un trader esperto ha cioè un piccolo edge quasi in ogni momento della giornata tuttavia non è questo che ci fa estrarre $$ con consistenza dai mercati.
Quello che è invece necessario fare è identificare i setup a più alta probabilità di successo e con migliore risk/reward ratio, per far questo è necessario identificare ad inizio giornata, dei livelli studiando il contesto, la price action, volume profile ed avere la pazienza di aspettare che il mercato arrivi ai ns livelli predeterminati per decidere poi in ultima analisi attraverso l’order flow se prendere o meno il trade. Questo ci permette di ridurre le possibilità di overtrading con tutte le conseguenze negative che esso comporta e di rendere inoltre i risultati dell’applicazione della strategia misurabili e quindi migliorabili

b) gestione dei trade in profitto:quando si è dentro un trade in profitto e parte della posizione è ancora aperta non essendo ancora arrivata a target, qui è necessario esercitare calma e pazienza per resistere alla tentazione di uscire al minimo accenno di rotazione contraria, è importante quindi definire bene la strategia di uscita dell’ultima parte della posizione per evitare di gestirla in modo troppo discrezionale; c’è la strana propensione ad essere avversi al rischio quando si è dentro ad un trade in profitto ed invece essere “risk seeker” quando si ha un’operazione aperta in perdita non definendo in anticipo lo stop loss e ritardando al massimo l’uscita. Fortunatamente questo è un problema meno frequente nei time frame brevi come quelli in cui operiamo noi semplicemente perché la definizione ed il rispetto religioso dello stop loss è praticamente obbligatoria e diventa molto presto abitudine naturale se si vuole sopravvivere ed avere qualche probabilità di successo, poi essendo tutto abbastanza veloce non c’è tempo di riflettere più di tanto lo stop loss normalmente si mette contemporaneamente all’ordine di ingresso.

c) aumento del size: dopo un periodo di buoni risultati in cui si ha una certa consistency nei profitti è giusto e corretto aumentare il numero di contratti, ma anche qui ci vuole pazienza e non bisogna esagerare, a parte quando si passa da 1 a 2 in cui per forza di cose si raddoppia in realtà il size, poi è meglio aumentare progressivamente da 2 a 3, da 3 a 4 e così via in generale “andarci piano”. E’ inoltre importante procedere alla riduzione dei contratti nei periodi di perdita od anche all’interno della giornata dopo trades consecutivi in perdita, quando invece la pressione di voler riprenderci tutto indietro ci suggerirebbe e ci spingerebbe ad aumentarli.

d) sessioni di trading: si dice che si è tanto bravi quanto lo si è stati nell’ultimo trade, così si è portati a vedersi.. tuttavia sappiamo bene che quello che conta è il risultato complessivo in un numero ragionevole di trades. Si è erroneamente portati a pensare che visto che si possiede un edge, più si trada e più si guadagna, in un mondo ideale sarebbe così ma la realtà è molto diversa. Il risultato dipende molto dalla nostra “prestazione” come trader (esecutore) per cui se si esegue male, anche una metodologia molto forte e potenzialmente profittevole può risultare perdente. E’ necessario pianificare dei giorni in cui si sta lontano dai mercati per rigenerarsi, e mantenere una peak performance.

Queste sono solamente alcune delle situazioni in cui la pazienza è di importanza cruciale nel trading, ce ne sono tante altre… comunque il fattore comune che le lega tutte è la percezione e la considerazione della dimensione tempo…

La dimensione tempo nel trading è completamente diversa da quella che è normalmente percepita nella vita reale e nella maggior parte dei lavori/professioni, non è che più si lavora e più si guadagna….
E’ vero che questa professione richiede un impegno notevole, tante ore di studio, pianificazione ed esecuzione, ma i profitti non sono proporzionali a quanti trade si inseriscono od a quanto tempo si sta dentro al mercato.
E’ possibile guadagnare grandi cifre in pochi secondi o minuti quando invece magari ore ed ore davanti gli schermi e molti trades producono solo piccoli profitti od addirittura perdite… bisogna scollegare il concetto di “fare” da quello di guadagnare, fermo tuttavia la gran mole di tempo necessaria per la formazione, la preparazione, lo studio e pianificazione.
Io personalmente ho lottato molto ed ho ancora grossi margini di miglioramento sul fronte della pazienza da sviluppare, anni fa avevo messo un piccolo poster sopra la mia postazione di trading con una frase di un mio collega trader statunitense: “market pays you to stay calm and disciplined” (il mercato ti paga per stare calmo e disciplinato).


Buon trading.



 

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